Semi legislativi

luglio 2016 articolo: Dolce Vita n°65

Molti “semi” son stati adagiati al interno dell’apparato legislativo, sia sulla Legalizzazione della Cannabis e del suo fitocomplesso, sia sull’incentivi alla coltivazione di canapa e/o per la creazione di centri di prima trasformazione della stessa.

  1. CannabisLegale, è la p.d.l. (proposta di legge) (C. 3235) “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati”; i firmatari sono veramente molti e questo è un ottimo segno. In questa p.d.l. l’ago della bilancia sarà l’opinione pubblica, che speriamo a tempo debito possa mobilitarsi a sostegno di un diritto e di una nuova economia. (approvata il 2 dicembre Legge 242/2016)
  2. CanapaLibera, è la p.d.l. (S. 2144) “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”. Questa proposta prevede di regolamentare alcuni vuoti legislativi presenti oggi nella legislazione vigente per i derivati della canapa, ma a malincuore è stato volutamente mantenuto il vuoto legislativo sull’infiorescenza a basso contenuto di THC; un altra mancanza è non aver pensato di regolamentare il nascente mercato degli estratti di CBD, Una criticità è apparsa nella modifica apportata da alcuni partiti politici di centro destra, che hanno voluto aggiungere l’art. 7 bis. ricco di commi proibizionisti, trai quali il divieto di
    commercializzazione di semi che non siano certificati; stiamo lavorando per rendere inammissibile questo articolo.
  3. Legalizziamola, è la proposta di legge di iniziativa popolare, scritta sulla linea della p.d.l. CannabisLegale, apporta delle migliorie sulla coltivazione ad uso personale e sulla regolamentazione dei Cannabis Social Club; peccato che non si è voluto osare un pò di più dando magari indicazioni tecniche. Invitiamo tutti a firmarla e dove possibile rendersi disponibili ai banchetti.
  4. Leggi Regionali, diverse regioni hanno in discussione p.d.l. per incentivare la canapa a livello territoriale, da annotare la p.d.l. della Regione Lazio che punta al progetto di centro di prima trasformazione per la canapa nel centro Italia.
    Ci dispiace che gli assessori alla salute non siano così lungimiranti come quelli dell’agricoltura. La carenza di leggi regionali sulla cannabis medica e terapeutica, ne rallenta la diffusione e la reperibilità per i pazienti e non permette di organizzare corsi di formazione professionale per medici e farmacisti.
  5. Giurisprudenza, anche se in Italia non ha potere legislativo, le ultime sentenze sono in linea con la Relazione annuale 2014 della Direzione Nazionale Antimafia. Queste sentenze hanno una rilevanza da non sottovalutare, sul opinione pubblica, i mezzi di informazione locali sempre in cerca di “scoop”, ci sguazzano su titoli illusori che stimolano le discussioni da bar e ci auguriamo arrivino fin dentro le mura domestiche di molti cittadini.
  6. Normalizzazione, un compito importante viene portato avanti dalle associazioni, la normalizzazione della canapa e della cannabis, portare al attenzione del maggior numero di cittadini, i moltissimi derivati della pianta di cannabis, dagli usi più comuni (alimentare, industriale, tessile, ecc..) a quelli terapeutici (religiosi, medici, ricreazionali).

di Markab Mattossi

articolo pubblicato su: Dolce Vita Magazine n°65/2015 pag. 29