Biografia della cannabis & canapa

La Cannabis Sativa L. della famiglia delle piante cannabinacee, sono presenti sul pianeta terra da milioni di anni, è distribuita su tutti i continenti che hanno subito migrazioni umane. Molti ricercatori ed antropologi hanno studiato il lungo legame che la canapa ha avuto con il genere umano, alcune teorie affermano che sia proprio grazie a questa pianta che si sia stimolata l’agricoltura in molti popoli.

150.000.000 a.C.
Stimato il ritrovamento della più antica pianta di cannabis nel attuale Russia

7.000.000 a.C.
La migrazione del Homo Spiens che portò i semi di canapa in tutte le terre emerse, aiutandone la propagazione in tutto il pianeta

8000 a.C.
Ritrovamento di tessuti in fibra di canapa in Mesopotamia (Catal Huyuk) e in Cina.

7000 a.C.
Incomincia il popolamento della penisola italiana con conseguenti ritrovamenti di canapa (vedi mappa)

4000 a.C.
Ritrovamento di manoscritti su carta di canapa in Egitto, Persia e Cina.

2700 a.C.
Cina. Ritrovamento di un manoscritto che elenca istruzioni per la coltivazione della cannabis da usare poi come medicamento e vestiario. (Imperatore Shen Nung)

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Organizzazione Mondiale della Sanità tiene segreti i dati sulla cannabis – World Health Organization

Comunicato stampa FAAAT think & do tank

Vienna, sede delle Nazioni Unite, 7 dicembre 2018.
L’attesissimo rilascio di risultati della valutazione scientifica biennale della Cannabis dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS-WHO) lascia gli operatori del settore stupiti e sconvolti. L’ultima valutazione dell’OMS nel 1954 ha alimentato il divieto globale sotto il quadro del Trattato sul controllo delle droghe delle Nazioni Unite.
Oggi di fronte ai governi del mondo, l’Oms ha riferito che il tramadolo, un oppioide sintetico che costituisce il principio attivo di farmaci antidolorifici della classe degli oppioidi, ampiamente usato in luoghi dove l’accesso legale alla morfina è limitato, non dovrebbe essere posto sotto controllo, citando le prove che indicano che sottoporre il farmaco a controllo internazionale ridurrebbe il legittimo accesso terapeutico . Si tratta di una condanna evidente dell’impatto negativo della politica internazionale di controllo della droga sull’accesso alla medicina.
L’OMS ha anche formulato raccomandazioni coraggiose sui cannabinoidi sintetici dichiarando che sono molto più dannosi della Cannabis, e che non hanno alcuna utilità medica di riscatto apparente. Tuttavia, l’OMS ha raccomandato una collocazione molto meno restrittiva dei trattati rispetto alla cannabis.

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Un Attivista per i diritti della Cannabis

Nome: MARKAB MATTOSSI
Attuale impiego: esperto in canapa & cannabis
Nazionalità: Italiana
Data di nascita: 21 novembre 1977
Luogo di nascita: Trieste
titolo: geometra
e-mail: info@markab77.it

Esperienza con la Cannabis
2002 esame di Urbanistica sulla fitodepurazione della canapa è riutilizzo dell’acqua di risulta per usi industriali
2002-2016 moderatore e amministratore di forum web del settore cannabico
2005-2009 direttivo ass. Tiaccaci produzioni (raccolta di documenti, traduzioni, divulgazione e sensibilizzazione della pianta di cannabis).
2010-2018 direttivo ass. ASCIA (la porta di comunicazione tra il mondo cannabico e la politica)
2015-2018 ideatore e parte del direttivo dell’ ass. Canapa info point, associazione nazionale con sedi sparse sul territorio italiano.
2016-2018 consulente per coltivazioni di canapa
2018 apertura della società Terra Natura s.r.l.s. e creazione della rete di imprese “Rete Cannabis”, per seguire gli agricoltori che vogliono coltivare la canapa (per il seme alimentare, per la fibra e il canapulo, per il fiore, per le estrazioni, ecc…).
2018 coltivazione in glasshouse di cannabislight con protocollo BIO

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Biografia degl’interventi legislativi italiani in materia di stupefacenti

luglio 2015 articolo: Dolce Vita n°59

1923
Il primo intervento legislativo italiano in materia di stupefacenti fu la legge 396/1923Provvedimenti per la repressione dell’abusivo commercio di sostanze velenose aventi azione stupefacente” che puniva, con pene detentive brevi, la vendita, la somministrazione e la detenzione di tali sostanze da parte di persone non autorizzate nonché, con una multa, la partecipazione “a convegni in fumerie” (?!!) adibite all’uso di stupefacenti. Successivamente, la legge n.1145/1934 contenente “Nuove norme sugli stupefacenti” introdusse il “ricovero coatto” dei tossicomani in “case di salute”.

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