Chi sono i Fruitori di Cannabis?

I consumatori dei molti derivati, legali e non, della pianta di Cannabis Sativa L. sono una vera e propria “minoranza di genere” (Art.3 della Costituzione della Repubblica Italiana). Loro fruiscono dei servizi terapeutici che i cannabinoidi apportano al nostro sistema endocannabinoide (Art.32) e nel migliorare la personalità (Art.2).

Da decenni in Italia si perseguita questa “minoranza di genere” che ha come unica colpa (forse genetica) di usare la Cannabis per migliorare la qualità della propria vita (Art. 32). Queste persecuzioni hanno limitato la libertà di questi cittadini e lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica (Art. 9) sulla canapa.

I fruitori sono una “razza”, distribuita su tutto il pianeta, parlano una “lingua” con termini che pochi cittadini conoscono (es: Terpeni, Flavonoidi, Cannabinoidi, Indica, Sativa, ecc…) credono religiosamente che la pianta possa donargli dei frutti che collaboreranno a migliorare la personalità e la qualità della vita. Purtroppo questi cittadini, causa le norme vigenti spesso incostituzionali, non hanno la libertà di manifestare la propria opinione (Art.21) politica: esporre un logo riconoscitivo tipo la foglia o il solo nominare i molti nomi (Canapa, Ganja, Marijuana, ecc..) provocherebbe il campanello d’allarme di chi applica la legge….

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Vienna 7-9 dicembre International Cannabis Policy Conference

Nella sessione speciale sul fenomeno della droga nel mondo (UNGASS 2016), L’ONU ha chiesto a tutte le parti in causa (società civile, mondo accademico, settore privato, ecc… ) di lavorare alla progettazione e nell’aggiornamento di politiche sulle droghe. L’anno successivo la Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti (CND) ha ribadito questa richiesta, chiedendo esplicitamente la fornitura di contributi sostanziali alla Sessione di marzo 2019.

La International Cannabis Policy Conference sulla cannabis risponde a queste richieste, attraverso la raccolta di parti coinvolte e interessate, per fornire contributi sulle future politiche e regolamenti sulla cannabis, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) del 2030.
Dal 5 al 7 dicembre, la CND terrà l’ultima sessione in cui potranno essere forniti contributi per la sessione sulla politica in materia di sostanza stupefacenti per la sessione di marzo 2019.

FAAAT (For Alternative Approaches to Addiction, Think & do tank) fa appello a imprenditori seri e affini per impegnarsi in un regno business-to-business di Cannabis di qualità progettato per riunire aziende, prodotti, persone e idee che cambiano il modo in cui pensiamo alla Cannabis, quelli che cambiano il modo in cui noi usa la cannabis e i suoi derivati, e quelli che fanno politica.

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Un Attivista per i diritti della Cannabis

Nome: MARKAB MATTOSSI
Attuale impiego: esperto in canapa & cannabis
Nazionalità: Italiana
Data di nascita: 21 novembre 1977
Luogo di nascita: Trieste
titolo: geometra
e-mail: info@markab77.it

Esperienza con la Cannabis
2002 esame di Urbanistica sulla fitodepurazione della canapa è riutilizzo dell’acqua di risulta per usi industriali
2002-2016 moderatore e amministratore di forum web del settore cannabico
2005-2009 direttivo ass. Tiaccaci produzioni (raccolta di documenti, traduzioni, divulgazione e sensibilizzazione della pianta di cannabis).
2010-2018 direttivo ass. ASCIA (la porta di comunicazione tra il mondo cannabico e la politica)
2015-2018 ideatore e parte del direttivo dell’ ass. Canapa info point, associazione nazionale con sedi sparse sul territorio italiano.
2016-2018 consulente per coltivazioni di canapa
2018 apertura della società Terra Natura s.r.l.s. e creazione della rete di imprese “Rete Cannabis”, per seguire gli agricoltori che vogliono coltivare la canapa (per il seme alimentare, per la fibra e il canapulo, per il fiore, per le estrazioni, ecc…).
2018 coltivazione in glasshouse di cannabislight con protocollo BIO

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Manifesto dei consumatori & coltivatori di cannabis

documento presentato al Parlamento UE a  bruxelles

settembre 2015 articolo: Dolce Vita n°60

Come fruitori italiani della pianta di cannabis, vorremo portare un argomento che riteniamo importante al fine di proporre una sana discussione sulla legalizzazione della Cannabis Sativa L. La necessità di passare alla
regolamentazione dell’autoproduzione.
Noi estimatori della pianta di canapa, siamo consumatori-coltivatori consapevoli e teniamo a precisare che non si tratta né di una moda, né una trasgressione. L’autoproduzione è stata storicamente presente e portata avanti sino a che non è stata distorta con dolo attraverso una politica di disinformazione. Auspichiamo un immediata legalizzazione che miri ad educare i fruitori al un consumo responsabile.

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Sudditi o Sovrani … ?

marzo 2015 articolo: Dolce Vita n°57

Spesso ci lamentiamo per la perdita di alcuni diritti inviolabili dell’uomo, questo è vero, stiamo perdendo alcuni dei diritti conquistati dai nostri nonni. Ma sappiamo cosa sia esattamente un diritto inviolabile? Questa domanda a tutt’oggi impegna molti studiosi e costituisce ancora un problema aperto.

Art. 2 – La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Noi fruitori dell’infiorescenza di cannabis, siamo cittadini italiani e come tali possiamo collaborare al applicazione di questi diritti, quando saremo consapevoli che in molti di noi questa sostanza collabora nel svolgere la propria personalità perciò è parte integrante della nostra vita?
Se saremo consapevoli di questo e non succubi delle interpretazioni ufficiose e ufficiali delle pubbliche istituzioni con la loro visione miope della giurisprudenza e dei diritti, allora potremo rivendicare il diritto a fruire di questa pianta.

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I Partigiani della Canapa

gennaio 2015 articolo: Dolce Vita n°56

L’anno che si è concluso è stato molto importante per la canapa in Italia. E’ iniziato il 12 febbraio con la Sentenza di incostituzionalità (n. 32/2014) della legge detta “Fini-Giovanardi” ( decreto L.49/2006), alla quale sono seguite molte audizioni alle camere incentrate sulla pianta di Canapa e i suoi derivati. L’apice si è avuto con l’accordo Ministero della Salure e della Difesa sulla produzione di medicinali vegetali derivati dalla cannabis.  L’importante è stato aver iniziato un percorso di affermazione dell’esistenza degli estimatori della canapa, grazie alle fiere che si sono tenute a Fermo (oggi Bologna) “IndicaSativa trade”, a Napoli “Canapa in Mostra” e tra un mese anche a Roma con “Canapa Mundi“.
Il 2015 sarà un anno caratterizzato da un nuovo attivismo cannabico, un movimento di cui stiamo gettando le basi e che farà vibrare tutta la penisola (isole comprese) con il fenomeno dei “Cannabis Social Club”, nulla avranno in comune con i cugini Spagnoli, trattandosi di “formazioni sociali ove si svolge la propria personalità” (cit. Art. 2 della costituzione Italiana).

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