Nasce il Cannabis Social Forum a Roma

Dall’approvazione della legge 242/2016 in data 2 dicembre 2016 sono passati oramai più di 2 anni, il mercato della Cannabis Sativa L. è incrementato sopratutto grazie al comma “g” dell’Art. 2 della nuova legge, che apre questo settore alle “coltivazioni destinate al florovivaismo”. Purtroppo molto poco è cambiato per le istituzioni italiane, che continua a confondere la legale cannabislight con l’illegale marijuana, perseguitata da decenni in tutto il mondo.

Dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale n° 304 del 30 dicembre 2016, il Ministero della Salute, come sancito dall’Art. 5, avrebbe dovuto entro giugno 2017 adottare decreti attuativi per definire “i livelli massimi di residui di THC ammessi negli alimenti”. All’epoca c’era ancora il vecchio governo Renzi con Beatrice Lorenzin in qualità di Ministro della Salute che con la vecchia mentalità proibizionista, non aperta sulle evoluzioni scientifiche sulla cannabis e sui cannabinoidi, non avrebbe potuto che emanare regolamenti senza logica e magari basati su concezioni scientifiche vetuste e corrotte.

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Organizzazione Mondiale della Sanità tiene segreti i dati sulla cannabis – World Health Organization

Comunicato stampa FAAAT think & do tank

Vienna, sede delle Nazioni Unite, 7 dicembre 2018.
L’attesissimo rilascio di risultati della valutazione scientifica biennale della Cannabis dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS-WHO) lascia gli operatori del settore stupiti e sconvolti. L’ultima valutazione dell’OMS nel 1954 ha alimentato il divieto globale sotto il quadro del Trattato sul controllo delle droghe delle Nazioni Unite.
Oggi di fronte ai governi del mondo, l’Oms ha riferito che il tramadolo, un oppioide sintetico che costituisce il principio attivo di farmaci antidolorifici della classe degli oppioidi, ampiamente usato in luoghi dove l’accesso legale alla morfina è limitato, non dovrebbe essere posto sotto controllo, citando le prove che indicano che sottoporre il farmaco a controllo internazionale ridurrebbe il legittimo accesso terapeutico . Si tratta di una condanna evidente dell’impatto negativo della politica internazionale di controllo della droga sull’accesso alla medicina.
L’OMS ha anche formulato raccomandazioni coraggiose sui cannabinoidi sintetici dichiarando che sono molto più dannosi della Cannabis, e che non hanno alcuna utilità medica di riscatto apparente. Tuttavia, l’OMS ha raccomandato una collocazione molto meno restrittiva dei trattati rispetto alla cannabis.

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Un Attivista per i diritti della Cannabis

Nome: MARKAB MATTOSSI
Attuale impiego: esperto in canapa & cannabis
Nazionalità: Italiana
Data di nascita: 21 novembre 1977
Luogo di nascita: Trieste
titolo: geometra
e-mail: info@markab77.it

Esperienza con la Cannabis
2002 esame di Urbanistica sulla fitodepurazione della canapa è riutilizzo dell’acqua di risulta per usi industriali
2002-2016 moderatore e amministratore di forum web del settore cannabico
2005-2009 direttivo ass. Tiaccaci produzioni (raccolta di documenti, traduzioni, divulgazione e sensibilizzazione della pianta di cannabis).
2010-2018 direttivo ass. ASCIA (la porta di comunicazione tra il mondo cannabico e la politica)
2015-2018 ideatore e parte del direttivo dell’ ass. Canapa info point, associazione nazionale con sedi sparse sul territorio italiano.
2016-2018 consulente per coltivazioni di canapa
2018 apertura della società Terra Natura s.r.l.s. e creazione della rete di imprese “Rete Cannabis”, per seguire gli agricoltori che vogliono coltivare la canapa (per il seme alimentare, per la fibra e il canapulo, per il fiore, per le estrazioni, ecc…).
2018 coltivazione in glasshouse di cannabislight con protocollo BIO

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