Semi di cannabis con cartellino UE

2 dicembre 2016 con l’approvazione della legge 242 e la sua conseguente l’entrata in vigore con la pubblicazione in gazzetta ufficiale n° 304 del 30 dicembre 2016, In Italia è finalmente possibile coltivare la cannabis light, gli obblighi di legge per poter coltivare questa pianta impongono l’acquisto di semi di canapa certificati UE. Le varietà iscritte al registro europeo sono consultabili su “Plant variety database – European Commission“. Queste genetiche vengono vendute in sacchi di diversa pezzatura (1-3-5-20-25 kg) e deve essere accompagnato dal cartellino di certificazione UE e da regolare fattura di acquisto. Ogni cartellino (in lingua originale) riporta i dati identificativi come specie del seme, nome della varietà, paese di produzione e numero del lotto, possono essere riportati anche i dati tecnici come grandezza del seme, percentuale di germinazione, peso medio per 1000 semi. Ogni anno la commissione Europea, rilascia tra dicembre e gennaio le nuove varietà di canapa ammesse per la prossima stagione, alcune varietà possono essere ritirate causa sforamento dei principi attivi, e possono essere ammesse nuove varietà sempre con THC < 0,2%. Vista la carenza di semi che ogni anno affligge gli agricoltori, vi consigliamo di provvedere alla prenotazione dei semi certificati a gennaio anche se saranno consegnati ad inizio primavera, così da poter scegliere la varietà più adatta alla vostra coltivazione.

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Marijuana legale tutto quello che devi sapere sulla Cannabis light

Cannabis Sativa L. è il termine botanico per indicare le piante dalle foglie a sette punte, conosciuta con molti nomi diversi, tra i più comuni:

  • Canapa (hemp, cáñamo, chanvre) è il nome usato nella tradizione italiana per definire tutti quei fenotipi selezionati nel tempo per le produzioni industriali (fibra e canapulo) e alimentari (semi, tisane, ecc..) che hanno sempre avuto un basso contenuto di THC (3-8%) e oggi selezionate per rientrare nel catalogo europeo con un bassissimo THC (0,2%).
  • Marijuana (ganja, cannabis, weed, ecc…) è il termine volgare (nato dal proibizionismo) usato per identificare la parte dell’infiorescenza prodotta dalla pianta di cannabis, in tempi moderni è usato per distinguere la cannabis ad alto contenuto di THC (8-25%) da quella industriale-alimentare.

La cannabis light è una nuova concezione del infiorescenza di Cannabis Sativa L. a basso contenuto di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), la sua percentuale dipende dalle legislazioni nazionali, in Svizzera il limite legale è del 1% di THC, mentre in Italia la legge 242/2016 permette di poter raggiungere lo 0,6% di THC. La cannabis light è un vegetale coltivato, lavorato ed essiccato con metodologie sviluppate dal mercato (legale e non) della Marijuana e della cannabis medica, entrambe ad elevato contenuto di THC. La qualità del infiorescenza è determinata da molti fattori diversi, paragonabile al vino con molta variabilità tra i prodotti in commercio. Queste differenze sono causate dalla metodologia di coltivazione, la cura dedicata alla raccolta e pulizia del fiore ma sopratutto dal attenzione che l’Azienda Agricola impiega nella delicatissima fase di concia del prodotto Cannabis Light.

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