Curriculum tecnico Cannabis

Nome: Markab
Cognome: Mattossi

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PROFILO PROFESSIONALE

Tecnico senior di qualità e sicurezza, con una vasta esperienza nel settore della coltivazione della Cannabis Sativa L. Capacità di lavorare in team e anche in progetti più personali. Capacità di leadership nel dirigere, sviluppare e motivare il team nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Capacità di analizzare e risolvere i problemi, nonché la dedizione assoluta per raggiungere e mantenere alti livelli di qualità.

CAPACITA’ DIMOSTRATE

  • Progettazione di impianti di coltivazione: campo aperto (outdoor), tunnel (green house), serra (glass house), grow room (indoor); dimensionamento di tutto il sesto di impianto.
  • Direzione e organizzazione di tutte le fasi di lavorazione e formazione del personale necessario.
  • Esperto di coltivazione in terra Bio, Agricoltura Sinergica, Rigenerativa e Cover Crop.
  • Protocollo BIO, ISO 9000

OBIETTIVI CONSEGUITI

  • coltivazione diretta senza manodopera di 400 mq di serra di cannabislight
  • Attecchimento talee del 89-92% in 8-15 giorni
  • Produzione Indoor in Grow box da seme 1,2 gr/w da talea selezionata 1,7 gr/w
  • Progettazione impianto agricolo (sesto di impianto) in Campo aperto (outdoor), in tunnel (greenhouse), in serra (glasshouse), grow room (indoor),

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ESPERIENZA

2002 – 2016www.markab77.it
2016-2019https://www.markab77.it/…/curriculum-cannabis
2016 – Coordinatore progetto “Saracinesco in Canapa”
– Docente Corsi di aggiornamento su Coltivazione e lavorazione della Cannabis Sativa L. per Dr. In agronomia e periti agrari.
2017 – Consulenza 5 campi Cannabislight 2 campi Canapa Alimentare
– Docente Corsi di aggiornamento su Coltivazione e lavorazione della Cannabis Sativa L. per Dr. In agronomia e periti agrari.
2018 – Imprenditore di retecannabis.com vendita piantine, consulenza in campo, progettazione del sesto di impianto di 12 campi (35.000 mq) di cannabislight
2018 – Autoproduzione in Grow box 16 mq di Medical Cannabis
2019 – Coltivazione diretta e progettazione in glasshouse 750 mq di cannabislight.

FORMAZIONE

Geometra

Markab Mattossi

Cannabis in prospettiva

Le prospettive con cui possiamo osservare la vita sono molteplici, come molteplici sono le realtà che ci circondano. Conformarsi a visioni comuni, limita la visione della realtà permettendo di smarrire preziose informazioni utili al progresso morale, spirituale e fisico.

Essere in grado di collaborare e lavorare in sinergia tra specie diverse o tra  prospettive discordanti, sarà sintomo di evoluzione di un mondo immobile da troppo tempo sul egoismo economico.

Saremo in grado, una volta superato il conformismo, di saper lavorare sulla comprensione delle moltitudine di prospettive alternative che il libero pensiero porta con se?

La Natura ci insegna a collaborare

La Cannabis ci insegna quanto la collaborazione e la sinergia tra esseri viventi sia importante e dia la forza per superare ogni difficoltà anche quella che sembra insormontabile vista con gli occhi del singolo.

Restare se stessi è possibile anche se ben integrati in una comunità, questa è l’uguaglianza pensata dalla Natura e non quella conformista imposta dall’essere umano.

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Nasce il Cannabis Social Forum a Roma

Dall’approvazione della legge 242/2016 in data 2 dicembre 2016 sono passati oramai più di 2 anni, il mercato della Cannabis Sativa L. è incrementato sopratutto grazie al comma “g” dell’Art. 2 della nuova legge, che apre questo settore alle “coltivazioni destinate al florovivaismo”. Purtroppo molto poco è cambiato per le istituzioni italiane, che continua a confondere la legale cannabislight con l’illegale marijuana, perseguitata da decenni in tutto il mondo.

Dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale n° 304 del 30 dicembre 2016, il Ministero della Salute, come sancito dall’Art. 5, avrebbe dovuto entro giugno 2017 adottare decreti attuativi per definire “i livelli massimi di residui di THC ammessi negli alimenti”. All’epoca c’era ancora il vecchio governo Renzi con Beatrice Lorenzin in qualità di Ministro della Salute che con la vecchia mentalità proibizionista, non aperta sulle evoluzioni scientifiche sulla cannabis e sui cannabinoidi, non avrebbe potuto che emanare regolamenti senza logica e magari basati su concezioni scientifiche vetuste e corrotte.

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Storie di ordinaria Burocrazia

Il 24 maggio 2018 alle ore 8:15 del mattino nel comune di Roma, vengo svegliato dal suono del campanello. Vedo dal videocitofono due Carabinieri in divisa, contemporaneamente altri tre ufficiali in borghese controllavano il retro della casa. Mi vesto, con crescente preoccupazione varco l’uscio di casa, mi reco al cancello e lo apro, tenendolo socchiuso con il piede per avere uno scambio dialettico riguardo le motivazioni che li avevano portati a me. Loro mi chiedono di poter entrare per un controllo, di rimando chiedo di poter visionare il mandato di perquisizione e loro pur ammettendo di non averlo con se, pretendono comunque di entrare facendo riferimento all’Art. 41 del Reggio Decreto 773/1931 (modificato dal Art. 103 della legge 309/90);

“… gli agenti della polizia giudiziaria, che abbiano notizia, anche se per indizio, della esistenza, in qualsiasi locale pubblico o privato o in qualsiasi abitazione, di armi, munizioni o materie esplodenti, non denunci…”

Provo a chiedere di poter visionare le “prove” del legittimo sospetto che gli permetterebbero di entrare in una proprietà privata (vedi sentenza n.48552 del 18 novembre 2009-VI sezione PENALE):

“…la polizia giudiziaria non può procedere d’iniziativa ad una perquisizione finalizzata alla ricerca di armi e munizioni ai sensi dell’art. 41 r.d. n. 773/1931 sulla base di un mero sospetto, ma esclusivamente in presenza di un dato oggettivo certo…”

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