Consigli utili per la coltivazione della Cannabis

Intraprendere una coltivazione di Cannabis Sativa L. con l’obiettivo della produzione di infiorescenza è un lavoro articolato da progettare bene sin dall’inizio per evitare al minimo le molte problematiche che si possono sviluppare durante tutte le fasi della coltivazione. La progettazione della stagione agricola deve prevedere la scelta dei collaboratori (soci e/o operai), scelta del terreno, scelta delle genetiche, sesto di impianto, impianto di irrigazione, macchinari e locale di essicatura. Consiglio sempre di legare la scelta del terreno alla vicinanza con il locale di seccaggio, maggiore è la distanza maggiore è la possibilità che il fiore si possa ossidare e rovinare esteticamente o nelle proprietà organolettiche.

  1. scelta dei collaboratori
    • mettere bene in chiaro compiti mansioni e motivazioni
    • mettere bene in chiaro l’investimento economico e di ore lavorative
    • il numero dei collaboratori deve essere proporzionato al numero di piante (50 per coltivatori novizi fino a 300 piante/persona per esperti)
  2. scelta del terreno
      • un buon terreno deve essere di medio impasto, non troppo argilloso per evitare i ristagni d’acqua

    Continua a leggere…

Canapa Cup 2019, a confronto la Cannabis light prodotta in Italia

In questi giorni si è tenuta la prima fase delle pre-selezioni per accedere alla Canapa Cup, ospitata dall’ass. Canapa Caffè , competizione italiana che mette a confronto infiorescenze di Cannabis Sativa L. prodotte in Italia.

E’ stato bello riunirsi con attivisti vecchi e nuovi per confrontarsi sulla qualità dei fiori di canapa prodotti quest’anno.

I criteri di valutazione a disposizione dei giudici sono stati tre:

  • Aspetto del fiore
  • Profumo e terpeni
  • Giudizio complessivo

Nell’aspetto del fiore, viene preso in considerazione alcune particolarità del fiore: il colore, la pulizia delle foglie e la densità dei boccioli. Il colore evidenzia la qualità delle procedure per seccare il prodotto vegetale e della sua conservazione, la cannabis è ricca di acqua e clorofilla, se non viene essiccata con la giusta velocità porta al ossidazione del materiale vegetale. La pulizia, fatta a mano o con l’ausilio di trimmer professionali danno sicuramente risultati diversi ma se fatti con cura sono equamente competitivi sulla qualità finale dell’infiorescenza di cannabis light. La densità dei boccioli è di sicuro un elemento importante, anche se più per un fattore commerciale che di qualità del fitocomplesso, ma che non poteva mancare nel giudizio sull’aspetto del prodotto.

Dal giudizio sull’aspetto sono emerse tre grosse distinzioni: la prima, cannabis light fatta a regola d’arte, la seconda,cime apicali di canapa certificata di ottima fattura e si conclude la classifica con fiori mal puliti o seccati, spesso anche derivanti da buone genetiche, ma spesso ossidati o mal conservati.

Continua a leggere…

Relazione annuale sulla Cannabis Terapeutica anno 2018

2014

Prima di intraprendere il programma Nazionale di Cannabis ad uso medico si era stimata la spesa di 1 milione di euro che sarebbero serviti per la produzione di 400 kg/anno

ilfattoquotidiano.it

2015

Nel novembre 2015 viene votato il famoso Decreto Cannabis Terapeutica Lorenzin 9-11-2015

2016

Per attuarla quest`anno è stato stanziato un investimento di 1 milione di euro: fondi che consentiranno di produrre fino a 400 kg di cannabis medica. 

radicali.it

2017

Decreto legge 148/17 come convertito dalla legge n. 172, 4 dicembre 2017In continuità con il percorso già intrapreso dal Ministero della salute e dal Ministero della Difesa per assicurare la produzione e trasformazione di cannabis ad uso medico da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, si è previsto un apposito finanziamento (a carico del bilancio del Ministero della Salute) di 2,3 milioni di euro per lo Stabilimento suddetto.

Un fondo che sarà utilizzato per realizzare nuove serre ed incrementare la produzione della cannabis ad uso terapeutico andando incontro all’aumento della domanda dei pazienti.

Anche altri soggetti, oltre allo Stabilimento farmaceutico militare di Firenze, potranno essere autorizzati a produrre cannabis a fini terapeutici sotto il controllo di Aifa e secondo i criteri GMP, in linea con quanto previsto anche dal Ddl cannabis già approvato dalla Camera.

www.quotidianosanita.it

Produzione e trasformazione di cannabis per uso medico (articolo 18-quater).

Nonostante nel 2014 l’erogazione di 1 milione di euro avrebbe dovuto garantire una produzione di 400 kg anno di cannabis medicinale, a fine 2018, possiamo solo notificare come con una manovra che dura da oltre 4 anni non si è ancora assicurata la continuità terapeutica ai pazienti in cura, e triplicando le spesa iniziale dopo 4 anni dall’avvio del progetto la produzione totale di Firenze è forse arrivata ad produrre il 25% di quello che sarebbe stato previsto per il suo primo anno di vita.

Riepilogo:

3,3 milioni di euro certificati (che con le ultime manovre sorpasseranno ai €5.000.000) direzionati all’Istituto Chimico Farmaceutico militare di Firenze, con lo scopo di avviare una produzione italiana. Solo dopo anni è forse giunta a un livello di produzione di 100 kg/anno di infiorescenze. Solo dopo diverse difficoltà e ritardi la produzione italiana è divenuta realtà. Nel gennaio 2017 vengono erogati i primi lotti di Fm2 come sostituto del Bediol (cannabis terapeutica olandese con un rapporto 1 / 1 di THC e CBD). Purtroppo 3 tentativi sono stati fallimentari per la produzione della FM19 , che sarebbe dovuto essere un sostituto del Bedrocan, (la cannabis che maggiormente importiamo dall’Olanda con un THC tra il 19 e il 22%).

Continua a leggere…

Chi sono i Fruitori di Cannabis?

I consumatori dei molti derivati, legali e non, della pianta di Cannabis Sativa L. sono una vera e propria “minoranza di genere” (Art.3 della Costituzione della Repubblica Italiana). Loro fruiscono dei servizi terapeutici che i cannabinoidi apportano al nostro sistema endocannabinoide (Art.32) e nel migliorare la personalità (Art.2).

Da decenni in Italia si perseguita questa “minoranza di genere” che ha come unica colpa (forse genetica) di usare la Cannabis per migliorare la qualità della propria vita (Art. 32). Queste persecuzioni hanno limitato la libertà di questi cittadini e lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica (Art. 9) sulla canapa.

I fruitori sono una “razza”, distribuita su tutto il pianeta, parlano una “lingua” con termini che pochi cittadini conoscono (es: Terpeni, Flavonoidi, Cannabinoidi, Indica, Sativa, ecc…) credono religiosamente che la pianta possa donargli dei frutti che collaboreranno a migliorare la personalità e la qualità della vita. Purtroppo questi cittadini, causa le norme vigenti spesso incostituzionali, non hanno la libertà di manifestare la propria opinione (Art.21) politica: esporre un logo riconoscitivo tipo la foglia o il solo nominare i molti nomi (Canapa, Ganja, Marijuana, ecc..) provocherebbe il campanello d’allarme di chi applica la legge….

Continua a leggere…

Lettera C.S. Agricoltori e Commercianti di Taranto

ricevo e pubblico:

A seguito dell’operazione “Affari in fumo” che ha visto denunce, sequestri e sigilli ai danni di numerosi produttori e commercianti della città, un gruppo di persone riunitesi liberamente hanno costituito un coordinamento spontaneo per far fronte a tale situazione. A partecipare a questo incontro oltre ai produttori e commercianti colpiti dal provvedimento ci sono stati gruppi di cittadini sensibili alla cultura della canapa, tra cui alcuni che si curano usando cannabis terapeutica. Il tutto nasce dall’esigenza di voler condividere un sentire comune, derivato da un sopruso di carattere istituzionale che ha antiche radici: il proibizionismo.

È parso lampante a tutti noi l’illegittimità dell’azione svolta dalle forze armate: i sequestri non hanno interessato solo la cannabis light ma anche l’oggettistica come cartine, accendini, giornali, riviste e finanche pupazzi di Bob Marley. A rimarcare ancora di più la natura illegittima dell’accaduto vi è il fatto grave che ai commercianti non è stato rilasciato alcun campione della merce sequestrata per poter effettuare delle contro-analisi.

Continua a leggere…

La rivincita della Natura

Non può un illusione umana come la burocrazia persistere per troppi anni criminalizzando un essere vivente come la pianta di canapa che tanto aiuto ha dato al evoluzione dell’essere umano in millenni di convivenza.

L’Infiorescenza di cannabis sativa L. oggi si sta riappropriando di quel ruolo privilegiato che la storia gli ha sempre riservato e che una menzogna umana ha voluto cancellare dalla cultura di tutti i paesi di questo pianeta.

Il legame che hanno saputo stringere i cannabinoidi con il nostro sistema endocannabinoide è speciale per le sue origini ataviche. Molte sono le specie e gli esseri viventi attratti inconsciamente dai suoi terpeni, questo dimostra che siamo parte della natura come la natura è parte di noi.

Semi di cannabis con cartellino UE

2 dicembre 2016 con l’approvazione della legge 242 e la sua conseguente l’entrata in vigore con la pubblicazione in gazzetta ufficiale n° 304 del 30 dicembre 2016, In Italia è finalmente possibile coltivare la cannabis light, gli obblighi di legge per poter coltivare questa pianta impongono l’acquisto di semi di canapa certificati UE. Le varietà iscritte al registro europeo sono consultabili su “Plant variety database – European Commission“. Queste genetiche vengono vendute in sacchi di diversa pezzatura (1-3-5-20-25 kg) e deve essere accompagnato dal cartellino di certificazione UE e da regolare fattura di acquisto. Ogni cartellino (in lingua originale) riporta i dati identificativi come specie del seme, nome della varietà, paese di produzione e numero del lotto, possono essere riportati anche i dati tecnici come grandezza del seme, percentuale di germinazione, peso medio per 1000 semi. Ogni anno la commissione Europea, rilascia tra dicembre e gennaio le nuove varietà di canapa ammesse per la prossima stagione, alcune varietà possono essere ritirate causa sforamento dei principi attivi, e possono essere ammesse nuove varietà sempre con THC < 0,2%. Vista la carenza di semi che ogni anno affligge gli agricoltori, vi consigliamo di provvedere alla prenotazione dei semi certificati a gennaio anche se saranno consegnati ad inizio primavera, così da poter scegliere la varietà più adatta alla vostra coltivazione.

Continua a leggere…

Marijuana legale tutto quello che devi sapere sulla Cannabis light

Cannabis Sativa L. è il termine botanico per indicare le piante dalle foglie a sette punte, conosciuta con molti nomi diversi, tra i più comuni:

  • Canapa (hemp, cáñamo, chanvre) è il nome usato nella tradizione italiana per definire tutti quei fenotipi selezionati nel tempo per le produzioni industriali (fibra e canapulo) e alimentari (semi, tisane, ecc..) che hanno sempre avuto un basso contenuto di THC (3-8%) e oggi selezionate per rientrare nel catalogo europeo con un bassissimo THC (0,2%).
  • Marijuana (ganja, cannabis, weed, ecc…) è il termine volgare (nato dal proibizionismo) usato per identificare la parte dell’infiorescenza prodotta dalla pianta di cannabis, in tempi moderni è usato per distinguere la cannabis ad alto contenuto di THC (8-25%) da quella industriale-alimentare.

La cannabis light è una nuova concezione del infiorescenza di Cannabis Sativa L. a basso contenuto di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), la sua percentuale dipende dalle legislazioni nazionali, in Svizzera il limite legale è del 1% di THC, mentre in Italia la legge 242/2016 permette di poter raggiungere lo 0,6% di THC. La cannabis light è un vegetale coltivato, lavorato ed essiccato con metodologie sviluppate dal mercato (legale e non) della Marijuana e della cannabis medica, entrambe ad elevato contenuto di THC. La qualità del infiorescenza è determinata da molti fattori diversi, paragonabile al vino con molta variabilità tra i prodotti in commercio. Queste differenze sono causate dalla metodologia di coltivazione, la cura dedicata alla raccolta e pulizia del fiore ma sopratutto dal attenzione che l’Azienda Agricola impiega nella delicatissima fase di concia del prodotto Cannabis Light.

Continua a leggere…

Manifesto dei consumatori & coltivatori di cannabis

documento presentato al Parlamento UE a  bruxelles

settembre 2015 articolo: Dolce Vita n°60

Come fruitori italiani della pianta di cannabis, vorremo portare un argomento che riteniamo importante al fine di proporre una sana discussione sulla legalizzazione della Cannabis Sativa L. La necessità di passare alla
regolamentazione dell’autoproduzione.
Noi estimatori della pianta di canapa, siamo consumatori-coltivatori consapevoli e teniamo a precisare che non si tratta né di una moda, né una trasgressione. L’autoproduzione è stata storicamente presente e portata avanti sino a che non è stata distorta con dolo attraverso una politica di disinformazione. Auspichiamo un immediata legalizzazione che miri ad educare i fruitori al un consumo responsabile.

Continua a leggere…