Marijuana legale tutto quello che devi sapere sulla Cannabis light

Cannabis Sativa L. è il termine botanico per indicare le piante dalle foglie a sette punte, conosciuta con molti nomi diversi, tra i più comuni:

  • Canapa (hemp, cáñamo, chanvre) è il nome usato nella tradizione italiana per definire tutti quei fenotipi selezionati nel tempo per le produzioni industriali (fibra e canapulo) e alimentari (semi, tisane, ecc..) che hanno sempre avuto un basso contenuto di THC (3-8%) e oggi selezionate per rientrare nel catalogo europeo con un bassissimo THC (0,2%).
  • Marijuana (ganja, cannabis, weed, ecc…) è il termine volgare (nato dal proibizionismo) usato per identificare la parte dell’infiorescenza prodotta dalla pianta di cannabis, in tempi moderni è usato per distinguere la cannabis ad alto contenuto di THC (8-25%) da quella industriale-alimentare.

La cannabis light è una nuova concezione del infiorescenza di Cannabis Sativa L. a basso contenuto di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), la sua percentuale dipende dalle legislazioni nazionali, in Svizzera il limite legale è del 1% di THC, mentre in Italia la legge 242/2016 permette di poter raggiungere lo 0,6% di THC. La cannabis light è un vegetale coltivato, lavorato ed essiccato con metodologie sviluppate dal mercato (legale e non) della Marijuana e della cannabis medica, entrambe ad elevato contenuto di THC. La qualità del infiorescenza è determinata da molti fattori diversi, paragonabile al vino con molta variabilità tra i prodotti in commercio. Queste differenze sono causate dalla metodologia di coltivazione, la cura dedicata alla raccolta e pulizia del fiore ma sopratutto dal attenzione che l’Azienda Agricola impiega nella delicatissima fase di concia del prodotto Cannabis Light.

La canapa è stata ultimamente regolamentata in Italia con la legge 242/2016, il legislatore nel articolo 2 alla lettera “g” ha permesso l’inserimento di “coltivazioni destinate al florovivaismo”, così facendo ha permesso che la Cannabis Sativa L. entrasse nella lista delle piante regolamentate dalla legge sul florovivaismo. Anche se non previsto dal legislatore, la cannabis light è un prodotto legale, prodotto come fiore reciso in campo, viene venduto legalmente sul mercato ad uso collezionistico o come profumatore di ambienti. Mancano ancora i decreti o circolari ministeriali per dare il giusto posto nel mercato, speriamo che il fiore venga inserito nel elenco delle essenze da vaporizzare. Oggi su molte etichette viene inserito nel disclaimer “non aprire la confezione”, questa è solo una precauzione che la ditta imbustatrice inserisce per tutelarsi da eventuali manomissioni che il cliente può compiere sostituendo il prodotto con sostanza illegale, esteticamente simili. Se l’infiorescenza contiene nel suo fitocomplesso un principio attivo THC <0,6% questa sostanza rientra nella legge sugli stupefacenti (Legge 309/90) con pene amministrative e penali. Una confezione integra è legale, una aperta potrebbe dare legittimi sospetti alle Autorità, che se lo ritengono possono provvedere al sequestro preventivo del prodotto, che viene inviato ai tecnici per analizzare la sostanza e valutare il tenore di THC presente.

Il mercato creatosi attorno al infiorescenza di canapa (THC < 0,6%) è una novità degl’ultimi anni. La cannabis light è un concetto nato in Svizzera dove è legale il materiale vegetale derivato dalla cannabis (fiore compreso), che abbia un tenore di THC inferiore al 1%. Questo ha stimolato a sviluppare degli ibridi di cannabis che possano circolare nel mercato legale. Queste sono genetiche derivanti dal incrocio tra varietà di canapa certificata UE e varietà di cannabis per ottenere dei ceppi con alti contenuti di cannabinoidi e livelli legali di tetraidrocannabinolo.

Varietà certificate UE:

  • Carmagnola, varietà storicamente coltivata in Piemonte, è una pianta molto alta (5-7 metri) adatta ad ogni tipo di coltivazione, adatta alla coltivazione da fiore, per le sue cime molto dense e dalle pregiate fragranze.
  • Carmagnola Selezionata, genetica sviluppata dalla omonima dal breeder Franco Casalone, che ha migliorato la specie originale selezionandola per la stabilità e la resa da fiore. Ha un alto tenore di CBD
  • Eletta Camapana, questa è una varietà di recente produzione, studiata per avere delle piante adatte alla coltivazione nel centro e sud Italia. E’ adatta alla coltivazione da biomassa o da fiore, ha un fito complesso ricco di cannabinoidi e terpeni.
  • Kompolti, genetica ungherese molto stabile, forte contro le muffe, molto ricca di terpeni ma medio-bassa nei livelli di cannabinoidi. Adatta alle abilità di ogni coltivatore è una genetica forte che si adatta a ogni clima.
  • KC Virtus, di origine Rumena, è una varietà studiata propriamente per il suo fiore, nelle sue qualità la più importante è nella percentuale di piante di sesso femminile (72-78%), la bassa concentrazione di maschi facilitano le lavorazioni.
  • Finola, questà genetica incrociata con la Cannabis Ruderalis, non dipende dal foto periodo (autofiorente) per andare in fioritura, pertanto ha un ciclo vitale molto corto (90-100 giorni).

Varietà Svizzere:

  • Charlotte’s web, prende il nome da una ragazza di 12 anni, affetta da crisi epilettiche, che è diventata famosa in america per essersi curata con questa varietà di cannabis a basso contenuto di THC.
  • Swiss Strawberry, il nome deriva dalla sua concentrazione di terpeni che producono un odore che ricorda quello delle fragole mature.
  • Sour Skunk cbd, genetica molto particolare, dal odore e dal gusto intenso che ricorda quello del carburante.
  • Swiss Kush cbd, una delle nuove uscite dal mercato svizzero, è stata incrociata per ottenere quella concentrazione di odori di sottobosco e muschio tipici delle varietà Kush ad altissimo THC.

Come ci insegna il mondo vegetale, i molti elementi presenti nel fitocomplesso della cannabis, grazie alle diverse percentuali e proporzioni, riescono a combinare una moltitudine di odori e fragranze diverse tra loro, che solo il lavoro incrociato di un buon breeder e un buon grower possono stabilizzare e rendere omogeneo. Sperando che presto anche questo mercato venga regolamentato e che una buona descrizione del prodotto in etichetta ci aiuti a scegliere il prodotto voluto.

In Italia, questo mercato è iniziato a maggio 2017 in occasione della fiera del settore cannabis di Bologna (indica Sativa Trade). Oggi molti esercenti vendono cannabis light, ma se volete prodotti ricercati i grow-shop o hemp-shop, sparsi su tutto il territorio italiano, spesso sono molto competenti sul argomento e possono consigliare al meglio tra le molte tipologie di infiorescenza in commercio.

Il fiore femminile della Cannabis Sativa L. è composto da gemme (o calici) sovrapposti che prendono la forma di pannocchie. Mentre l’infiorescenza di canapa viene a formarsi, la superficie dei calici si riveste di tricomi, ghiandole che producono resina nella quale è contenuto il fitocomplesso. Molti sono gli elementi ancora da scoprire contenuti nella resina, importanti sono i cannabinoidi, i terpeni e i loro precursori i flavonoidi.

I cannabinoidi sono sostanze naturali che si legano al nostro sistema endocannabinoide, che porta benefici a organi interni, sistema nervoso e muscolare. La Cannabis light priva del cannabinoide più importante (perché illegale) il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), un attivatore per tutti gli altri cannabinoidi, pertanto i sui effetti sono leggeri, tendenzialmente rilassanti. I ceppi di cannabis indica (adatti alla sera) sono più rilassanti, usati per la meditazione, mentre i fiori di sativa (adatti per il giorno) sono più attivizzanti-energizzanti.

La scienza e la medicina ha dimostrato più volte che l’assunzione di cannabis non ha rischi per la salute, non esiste un sovra dosaggio pericoloso per la salute umana. L’abuso elevato del fitocomplesso naturale della cannabis può avere delle controindicazioni soggettive come sonnolenza, inappetenza, ansia, mancanza di equilibrio. Come previsto dal protocollo medico in caso di abuso di cannabinoidi, alcune ore di riposo e integrare i sali minerali bevendo dell’acqua.

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